Il Green Management Institute (GMI), in collaborazione con Comieco, presenta la strategia per la riduzione dei rifiuti.
La raccolta differenziata è ormai divenuta prassi comune in quasi tutto il Paese. In molte aree ha ormai raggiunto percentuali difficilmente migliorabili, se non a costo di disagi per i cittadini che ne pregiudicherebbero la sua accettazione sociale, risultato questo ottenuto nel corso degli ultimi 15 anni.

Tuttavia la raccolta differenziata non è sufficiente, da sola, a risolvere il problema dei rifiuti; è dunque sempre più importante diffondere buone pratiche e prodotti che consentano di ridurre a monte la produzione dei rifiuti.
I prodotti che sono stati sottoposti in questa analisi sono l’ aspirapolvere senza sacchetto Dyson, lo spazzolino con testina sostituibile Fuchs, materiale per rivestimenti DNA Urbano-Stone Italiana, lo shampoo solido Lush, le calzature Timberland e il chewing-gum biodegradabile Chicza.
In Italia, su 60 milioni di abitanti, 15 milioni masticano chewing-gum. Con la media di 3 gomme al giorno, si consumano 45 milioni di gommeda masticare ogni giorno. Secondo alcuni recenti dati se ne consumerebbero, solo in Italia, circa 23mila tonnellate l’anno (peso chewing gum 1,36 grammi), per un totale di 300 milioni di astucci e 500 milioni di stick.
La maggior parte delle gomme da masticare che si producono oggi sono un prodotto industriale che utilizza polimeri a base di petrolio come sostituto della gomma naturale.
Questo è il motivo per cui queste gomme da masticare sono diventate un pericolo per l’ambiente: un chewing-gum si degrada infatti in un tempo non inferiore ai 5 anni.
Dopo un analisi svolta dalla Comieco/GMI (Green Management Institute) si è arrivati ad una possibile soluzione del problema.
Sostituendo in Italia i chewing-gum tradizionali con Chicza si otterrebbero i seguenti benefici:
1) 23mila tonnellate in meno di rifiuti che generalmente non vengono smaltiti correttamente e abbandonati per la strada;
2) Risparmio per i costi di raccolta dalla strada pari a 16,4 miliardi di euro l’anno;
3) Considerando il caso specifico analizzato, comprensivo di packaging, i risparmi scendono a 14.544 tonnellate di rifiuti evitati e 1,45 milioni di euro risparmiati.

Il risparmio di soldi pubblici è notevole! Finanziamenti che potrebbero essere spesi in altri modi, sicuramente più produttivi per tutta la società. Ma per cambiare rotta bisogna essere uniti e spingere tutti verso la stessa direzione. Siete pronti a farlo?
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